Per gli amanti del lavoro a maglia a uncinetto, oggi vi parliamo di una lavorazione riscoperta da poco in Italia: l’uncinetto tunisino.

È una tecnica eseguita in righe di andata e ritorno grazie a un ferro lungo che mantiene i punti nell’uncinetto. Le sue origini rimangono vaghe e misteriose e ancor oggi non è ben chiaro da cosa derivi il nome.

Alcuni studiosi credono che sia nata dai marinai e dai pastori, i quali volevano creare dei vestiti per loro semplici e veloci. Altri studiosi invece pensano che questa fosse presente già nell’antichità in Africa e in Asia.

Una fonte scritta che tratta l’uncinetto tunisino è la rivista inglese “Belle Assemble” pubblicata nel 1858, in cui viene presentato un mantello creato con un punto novità, allora noto come Princess Frederick William stitch. In un’altra rivista inglese pubblicata due anni dopo, “Ladies Home Companion”, sono spiegate le istruzioni per fabbricare un uncinetto adatto alla lavorazione. Dall’assenza di strumenti adeguati si può intuire che si trattasse davvero di una tecnica nuova.

Solamente negli anni Ottanta dell’Ottocento fa la sua comparsa il termine “uncinetto tunisino” come sinonimo di “uncinetto a maglia”, anche se non si sanno con certezza le origini di questo nome.

Negli anni Venti del Novecento questa tecnica viene abbandonata per qualche decennio, essa infatti ritornerà in auge negli anni Settanta per la creazione di maglieria, borse e accessori alla moda.

Come possiamo definire questa tecnica di lavorazione?

Un mix tra la lavorazione ad uncinetto e quella a maglia, che può essere realizzata con diverse tipologie di filati. Il risultato finale è simile a un tessuto, con una trama più fitta e corposa, ottimo per realizzare giacche, tappeti e cuscini.

L’ago per l’uncinetto tunisino è anche conosciuto come ago afgano, ha una lunghezza maggiore e un gancio alle estremità. Il punto base, noto come catenella, è ciò che accomuna la tecnica tradizionale e quella del tunisino.

Questo metodo rende più facile la lavorazione perché viene effettuata sempre sul dritto in un’unica direzione raccogliendo i punti in andata e chiudendoli nel ritorno. Per effettuare invece la realizzazione di tipo circolare si utilizza l’uncinetto a doppia punta e un ulteriore gomitolo per andare a chiudere i punti del ritorno dopo aver girato il lavoro.

Variando il numero di uncinetti e la loro dimensione possiamo creare un’infinità di idee spaziando da piccoli accessori a capispalla.

Disponibile in 11 misure diverse, le puoi trovare cliccando qui.

Mantella realizzato con il Filato Poker Panna, uncinetto tunisino doppia punta n.8 e n.6

Ti potrebbe piacere: